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dc.contributor.authorDI NAUTA, S.-
dc.contributor.authorGAMBERA, M.-
dc.date.accessioned2017-10-06T11:00:03Z-
dc.date.available2017-10-06T11:00:03Z-
dc.date.issued1999-
dc.identifier.citationStudi geologici camerti, n. speciale, 1999, pp.85-90it
dc.identifier.issn0392-0631-
dc.identifier.urihttp://193.204.8.201:8080/jspui/handle/1336/239-
dc.description.abstractA partire dagli anni '70, la presa di coscienza che i com­posti inquinanti rilasciati nell'ambiente potessero costituire un potenziale pericolo per la salute umana e per gli ecosistemi, ha innescato processi di ricerca volti a determinare le migliori tec­nologie utilizzabili per l'abbattimento del rischio connesso alla presenza di contaminanti nell'ambiente. Una delle tecniche di bonifica che si è rivelata più valida, sia per le acque che per i terreni contaminati da composti orga­nici ed in particolare da idrocarburi, è basata.sulla stimolazione dei processi di biodegradazione naturale aerobica. Nel presente articolo sono descritti i princìpi teorici essenziali di questo metodo di disinquinamento, nonché una sua applicazione ad un caso reale verificatosi in Italia.it
dc.publisherUniversità di Camerinoit
dc.titleTECNICHE DI "BIODEGRADAZIONE NATURALE STIMOLATA" APPLICATE AD UN CASO DI INQUINAMENTO DA IDROCARBURI DI UN ALVEO FLUVIALEit
dc.description.pages85-90-
dc.identifier.sequenza18-
E' visualizzato nelle collezioni:1999: "WORKSHOP NAZIONALE SULLE ACQUE. Il ciclo dell'acqua: problemi e prospettive" Teramo, 24 ottobre 1997

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Vol. Speciale 1999 Capitolo 18.pdfn. speciale, 1999, pp. 85-90469,49 kBAdobe PDFVisualizza/apri


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