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dc.contributor.authorCELLO, G.-
dc.contributor.authorMARCHEGIANI, L.-
dc.contributor.authorTONDI, E.-
dc.date.accessioned2018-01-16T09:08:24Z-
dc.date.available2018-01-16T09:08:24Z-
dc.date.issued2002-
dc.identifier.citationStudi geologici camerti. Nuova serie, 2002/1, pp.73-76it
dc.identifier.issn1827-1979-
dc.identifier.urihttp://193.204.8.201:8080/jspui/handle/1336/811-
dc.description.abstractL'integrazione di dati geostrutturali relativi alle zone di faglia sismogeneticbe dell'Appennino centrale con le informazioni ricavate dai cataloghi sismici, ha permesso di derivare una relazio­ne tra la magnitudo di un terremoto (M) e la dimensione frattale (D) del pattern di faglie attive presenti nell'area. Tale risultato for­nisce la possibilità di valutare il potenziale sismogenetico di aree sismiche utilizzando una metodologia integrata, comprensiva sia di informazioni geologiche che sismologiche.it
dc.publisherUniversità di Camerinoit
dc.subjectFractal analysis - Seismogenic structures - Central Apenninesit
dc.subjectAnalisi frattale - Strutture sismogeneti­che - Appennino centraleit
dc.titleCAN WE ASSESS EARTHQUAKE SIZE BY MEASURING THE FRACTAL DIMENSION OF ACTIVE FAULTS?en
dc.title.alternativeE' possibile stimare la magnitudo dei terremoti misurando la dimensione frattale delle faglie attive?it
dc.description.pages73-76-
dc.identifier.sequenza6it
dc.identifier.capitolo6it
E' visualizzato nelle collezioni:Volume 2002/1

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Vol. 2002-1 Capitolo 6 p.73.pdf
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